- REVIEW PARTY - COSTANZA SICANIE REGINA di Sonia Morganti

Buongiorno amici.

La recensione che sto per lasciarvi sarà molto particolare. Questo libro è stato la mia prima collaborazione come blog, e già questo dovrebbe essere sufficiente per riservargli un posto speciale all’interno della mia libreria.

Quando ho avanzato la richiesta per la collaborazione, mi sono fatta trasportare dal richiamo che la trama ha esercitato su di me, tipo l’Anello con Sauron.

Federico II di Svevia è stato il fondatore della mia città natale, per cui potete immaginare come il mito di quest’uomo nella mia terra si possa paragonare benissimo a quello di Romolo a Roma.

Nonostante il nome Federico dalle mie parti si impari a pronunciare prima ancora di quello delle proprie madri, però, quello di Costanza d’Aragona non ha mai ricevuto l’attenzione che, dopo questa lettura, ho scoperto che meriti davvero.

Ma bando alle ciance e andiamo alla trama.


Nome: 
Costanza Sicanie Regina
Autrice: Sonia Morganti
Casa editrice: --- (autopubblicato)
Pagine: 306
Prezzo: 13,00 €

Trama: Anno 1209. Costanza è una vera Aragona: è colta, intelligente e dotata della tenacia necessaria a sopravvivere sul trono. Dopo la drammatica fine del periodo come regina d’Ungheria, fatica a rassegnarsi a una vita quieta, ospite nel chiostro fondato dalla madre. Cosa può aspettarsi dal domani? Costanza ormai ha venticinque anni ed è già vedova. Proprio tali caratteristiche attirano però le attenzioni del Papa, che vede in lei la consorte ideale per tenere a freno un ragazzo duro a morire, erede di due corone che, se riunite, circonderebbero i suoi territori. Così, sotto il sole schietto e il colori intensi di Palermo, le vite del giovane Federico II – quindici anni appena e già sopravvissuto a un mare di guai – e di Costanza d’Aragona – dieci anni in più sulle spalle, la metà dei quali trascorsa regnando – si intrecciano in un bizzarro arazzo. Perché se progettare è umano, scombinare i piani è divino. È la storia di una coppia che diventa invincibile essendo improbabile, ma anche di un saraceno che desidera troppo, di una fanciulla che incanta, di una madre che ama e di un’altra che, morendo, ha imbevuto il proprio nome di un potere quasi magico.


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Questa storia mi ha sorpreso, e non poco, da più punti di vista.

La protagonista del romanzo è Costanza, Costanza d’Aragona, ormai ex regina d’Ungheria scampata per il rotto della cuffia allo stesso tragico destino di suo marito, re Emerich e suo figlio Ladislao.

Dopo questa triste parentesi della sua esistenza, Costanza torna in Spagna, in attesa, non sa lei neanche  di cosa.

Cinque anni dopo, inaspettatamente, ecco arrivare quel qualcosa. Il destino la porta a incrociare la sua strada con quella di Federico II di Svevia.


Questo libro parla chiaro. Vuole raccontare la storia di Costanza, vuole dare vita alla sua voce, perchè, fino ad ora, nessuno lo ha fatto; eppure lei è solo una delle due rotaie che compongono il binario su cui viaggia questo treno. Infatti se da una parte Sonia Morganti ci presenta Costanza, una donna di venticinque anni, una donna adulta per quell’epoca, con un certo vissuto e tante peripezie alle spalle, dall’altra ci presenta anche Federico, un po’ acerbo anagraficamente, considerando i suoi teneri quindici anni, eppure così maturo da farsi carico del suo regno, e salire al trono di Sicilia prima ancora di compiere la maggiore età. 


Fin dall’inizio viene percepito l’intento di raccontare Costanza, ma non in maniera esclusiva o separata da Federico, esattamente come viene raccontato Federico in funzione di Costanza. Non c’è un gradino che pone uno dei due più in alto o più in basso dell’altro, nessun piedistallo. I due protagonisti vivono il libro parallelamente, spalla contro spalla, essendo complici e amici prima ancora che  regnanti consorti.

La differenza anagrafica tra i due è ciò che più e più volte viene rimarcato fin dall’inizio, ma è anche ciò che mette in risalto le qualità dei due: la grande maturità di Federico nonostante i suoi pochi anni, e la grande versatilità di Costanza in tutti i tipi di situazioni, nonostante le sue tante esperienze. Alla fine della fiera, più che una contrapposizione, quei dieci anni di differenza rappresentano un punto di armonia e unione.


Che la sua futura moglie porti in dote, oltre a 500 cavalieri e molti musici ed artisti, un nome così importante, Federico lo interpreta come un segno. Costanza infatti è anche il nome della sua defunta madre, Costanza d’Altavilla, nel cui ricordo Federico torna bambino, si spoglia della corazza e della corona e può lasciar andare il fanciullo che ha dovuto dire addio all’amore materno troppo, troppo presto. E nello stesso modo naturale in cui sboccia l’amore tra una madre e un figlio, vediamo sbocciare, come un bocciolo in primavera, l’amore tra il puer Apuliae e la bionda signora d’Aragona.


Costanza si fa amare e apprezzare fin da subito: si dimostra non solo una donna di indiscutibile carisma e carattere, ma anche una saggia regnante in un momento precario per il regno, nonostante il tempo e il suo scorrere inesorabile pesino come una spada di Damocle sulla sua testa.


Il suo ruolo di regina, infatti, porta con sé il grande (e gravoso) compito di dare al re un erede maschio per rinsaldare il potere. Costanza sa bene quanto ciò poco si sposi con il suo orologio biologico; questo peso nel petto però non è sufficiente a piegare l’acciaio di cui è fatta.

A testa alta continuerà ad affrontare tutti gli ostacoli che la vita le porrà davanti, mai mostrando debolezza, pur mantenendo la grande umanità che rende questo personaggio così concreto e reale.


Sono moltissimi i punti di forza di questo libro, troppi da elencare, e dire che il primo fra tutti siano i personaggi sarebbe troppo semplice. Eppure non mi sento di cadere nel banale nel dire che l’abilità della Morganti ha trovato la sua più alta espressione nel riempire di colori e sfumature i contorni di personaggi storici, che troppo spesso rimangono chiusi negli sterili tomi di storia delle superiori. I protagonisti di questa storia godono di una caratterizzazione accurata e ben studiata; i loro pensieri, le loro preoccupazioni e le loro riflessioni sono fondamentali per ricordare al lettore che nel corso della storia, sotto quelle corone e dietro quelle grandi imprese, non ci sono altro che semplici persone, forse con un destino più grande di loro, ma pur sempre esseri umani, fatti di ossa, carne e sangue.

Ma la capacità narrativa di Sonia Morganti non termina qui: intorno alla caratterizzazione di Federico e Costanza, ruotano tutti gli eventi storici che li rendono protagonisti e che, con una scelta stilistica profondamente fluida e semplice, pur mai banale, si susseguono piacevoli e scorrevoli, come acqua su un piano inclinato. Se in più aggiungiamo anche un’ambientazione impeccabile, possiamo dire di avere tra le mani un Signor Romanzo. Il profumo di mare e di arance che impregnano queste pagine si avverte concreto nelle narici. I caldi raggi del sole siculo si percepiscono sulla pelle, così come i brividi del gelo germanico. La corte di Federico e i musici che Costanza porta in Sicilia prendono vita, così come il brusio del popolo delle strade di Palermo e il suono dei flauti.

Insomma, l’ambientazione medioevale è viva e pulsante in ogni pagina, degno palcoscenico di una storia che diventa una vera e propria esperienza sensoriale


In conclusione, Costanza Sicanie Regina è un libro che vi stupirà, ma soprattutto farà riflettere: a più di una settimana dalla conclusione della lettura sono ancora qui a leccarmi le ferite, rimuginando su questa storia, sui suoi insegnamenti, sulle emozioni che la Morganti ha trasferito nelle parole, regalando a queste pagine e alla loro protagonista una vita, o, forse, ancor di più, un’anima.


Costanza sorrise di nuovo: i segni che apparivano al distendersi delle labbra le rimanevano impressi a lungo sulla pelle, ma più che indicare quanto avesse già vissuto, ricordavano a tutti con quanta intensità lo stesse facendo. 

 

Come sempre, un forte abbraccio





P.S.: questa meravigliosa esperienza che è stato per me questo review party non sarebbe stato possibile senza le fantastiche ragazze che lo hanno organizzato, e senza Sonia e la sua magia. Grazie di cuore, a ciascuna di voi, ma soprattutto grazie Sonia, perchè mi hai dato la storia di cui non sapevo nemmeno io di avere bisogno.



2 commenti:

  1. Grazie tantissimo! Sono contenta che tu sia stata rapita così tanto dalla storia. Cosa che è successa anche a me! Ancora non ho voglia di uscirne ;-)

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