Ben ritrovati amici.
La recensione che sto per lasciarvi è di un libro che ho letto ormai due mesi fa. Non so per quale motivo, ma non avevo voglia di scriverne subito, forse per protesta alle mie aspettative alquanto deluse. Speravo che il tempo mi avrebbe fatto rivalutare alcuni aspetti che, invece, nella mia testa sono stati solamente confermati.
Ecco il libro:
Titolo: Il trono di ghiaccio (Il trono di ghiaccio #1)
Autore: Sarah J. Maas
Editore: Mondadori (Oscar Vault)
Pagine: 461
Prezzo: 12,50 €
Nessuno esce vivo dalle miniere di Endovier. Celaena, la migliore assassina nel regno di Adarlan, è lì rinchiusa da un anno e quando le offrono la possibilità di diventare sicario di corte, non esita neppure un istante ad accettare. Ma la lotta è appena all'inizio: Celaena deve affrontare ventitré contendenti. Se vincerà, diventerà la paladina del re e dopo quattro anni di servizio sarà libera. Il Principe Ereditario è il suo maggiore alleato. Il Capitano delle Guardie la protegge. Entrambi la amano. Ma l'amore e il talento non bastano per vincere. Nel castello un pericolo insidioso è in agguato, e ben presto Celaena capisce che le persone di cui fidarsi sono sempre meno... A lei spetta il compito di estirpare l'oscura minaccia, prima che distrugga il loro mondo. Negli Stati Uniti Il Trono di ghiaccio è stato un vero e proprio fenomeno del self-publishing. Inizialmente pubblicato sul sito FictionPress, ha guadagnato un nutrito seguito di lettori fin dalla prima stesura e ora è venduto in undici paesi.
Ho conosciuto Caelina Sardothien durante il libro che raccoglie le quattro novelle ambientate prima dell'inizio della saga (qui la recensione de La lama dell'assassina), quindi per essere a un primo libro ero già abbastanza acclimatata alle caratteristiche di questa fortissima e bellissima (quanto sfrontata) assassina.
Perchè si, non ho ancora ben digerito il fatto che la reputazione di una ragazza di appena 16 anni sia quella della migliore assassina del regno, tanto temuta che lei nei suoi scambi diplomatici doveva indossare una maschera per non farsi riconoscere e non far sorgere pregiudizi nell'interlocutore. Mi faceva e fa storcere il naso perchè abbiamo visto come, sia nel prequel sia nel primo libro della saga, Caelina così invincibile non è. Magari è furba, fortunata anche, ma non sicuramente imbattibile tanto da guadagnarsi il rispetto e il timore degli avversari solo pronunciando il suo nome.
Chi ha letto La lama dell'assassina sa come e perché Caelina è stata condannata ai lavori forzati nelle terribili miniere di sale di Endhovien. Di solito i prigionieri non sopravvivono più di due mesi, mentre Caelina (ovviamente), dopo un anno è ancora lì, a spalare sale e dare rogne alle guardie.
Fino a quando, un giorno viene letteralmente "prelevata di forza" dalle guardie reali, capitanate da (e qui arriva il personaggio che più mi è piaciuto) il comandante Chaol. Carattere duro, scorbutico, dedito al dovere fino al midollo. Anche lui giovanissimo, e qui di nuovo il mio naso ha fatto il twist. Cara Sarah, va bene che vuoi farli fighi i personaggi, ma sei d'accordo quando ti dico che è altamente improbabile un comandante delle guardie reali appena ventenne?
Tralasciando, Chaol conduce Caelina al palazzo reale, dove il principe Dorian, figlio del re di Adarlan, le chiede di gareggiare come sua favorita nella competizione in cui si sfideranno 23 pretendenti al prestigioso ruolo di sicario del re. Caelina accetta di buon grado (chiediamo a una terribile assassina di scegliere tra fare l'assassina o di tornare a spaccare sale, mi sembra anche ovvio che accetti), a patto di adempiere questo compito per non più di 4 anni, dopo i quali tornerà libera come un uccel di bosco.
Inizia così la competizione, che Caelina scoprirà essere ben più complessa e insidiosa di quel che si aspettava, specialmente quando diversi partecipanti iniziano a morire come mosche.
Chi si nasconde dietro questi misteriosi assassini? Caelina dovrà fare i conti con pericoli ben più gravi di semplici sfide e duelli, pericoli che affondano le loro radici nel passato del castello, dove oscure forze si sono risvegliate, così come magie antiche che si credeva fossero solamente antiche leggende.
Nel complesso non è stata una lettura sgradevole, ma nemmeno una lettura straordinaria. La definirei senza infamia e senza lode. Ci sono alcuni difetti nella scrittura della Maas che, sinceramente, non avevo riscontrato nella raccolta delle novelle.
Partiamo dall'ambientazione. Spiegata malissimo. Non ho trovato un minimo di descrizione geo-politica riguarda la divisione del l'Erilea, che a mio parere meritava un minimo di focus, anche alla luce dei riferimenti storici alle conquiste che il re di Adarlan ha portato avanti nel passato. Sicuramente non ha aiutato la mancanza della mappa all'interno del libro (Oscar Vault che mi combini!!!), ma sulla carenza riguardo l'edizione italiana mi sono già spesa ampiamente nella recensione precedente.
Non posso dire che mi sia dispiaciuto il triangolo amoroso, però poteva essere sviluppato meglio a mio parere, arricchendolo di pepe, di emozioni, di sensazioni che invece mi sono mancate. Probabilmente ha pesato su questo una caratterizzazione dei personaggi che è rimasta molto in superficie, e che spero vada più in profondità nei libri successivi.
Infine la cosa peggiore di tutte: la magia. La definirei quasi oscena. Non ho mai letto un fantasy in cui il sistema magico è stato inserito in modo così poco credibile. Mi ha dato molto la sensazione di voler trovare un escamotage al casino generale, risolvendolo alla deus ex machina. Abbiamo la magia quindi si aggiusta tutto.
NO!!!
Avrei preferito di gran lunga la totale assenza della magia in questo libro, sarebbe stato molto meglio solo un accenno alle antiche leggende che impregnano di mistero il Castello di ghiaccio di Adarlan, per poi inserirla adeguatamente e integrarla nei libri successivi. Ma così mi è sembrato solamente che la Maas non sapesse come risolvere la vicenda, e quindi perchè sforzarci quando con un tocco di bacchetta i guai spariranno in fretta? (cogliete il riferimento a Shrek 2 vi prego)
Voglio essere ottimista e pensare che i difetti di questo primo libro verranno risolti nei libri successivi. La storia e i personaggi sono molto interessanti, quindi sarebbe davvero un peccato se così non fosse.
Per ora però, la mia valutazione si mantiene adeguatamente bassa.
Vi abbracciamo forte,
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