Non posso credere di essere arrivata alla fine di questa saga. Sarà perchè questo evento luuuunghissimo è iniziato ad Agosto, e allora Novembre mi sembrava lontanissimo, sarà perchè leggere quattro libri di una saga uno dietro l'altro è un'esperienza molto immersiva (che mi ripropongo di non ripetere)... fatto sta che ce l'abbiamo fatta, e direi di tagliare corto con i miei soliti vaneggiamenti e andare dritti alla recensione.
Nome: A caccia del diavolo (Stalking Jack the Ripper #4)
Autrice: Kerri Maniscalco
Casa editrice: Mondadori (Oscar Vault)
Pagine:
Prezzo: 20,00 €
Trama: Audrey Rose Wadsworth e Thomas Cresswell sono giunti in America, una terra audace, sfrontata, brulicante di vita. Ma, proprio come la loro Londra adorata, anche la città di Chicago nasconde oscuri segreti. Quando i due si recano alla spettacolare Esposizione internazionale, scoprono una verità sconcertante: l'evento epocale è minacciato da denunce di persone scomparse e omicidi irrisolti. Audrey Rose e Thomas iniziano a indagare, per trovarsi faccia a faccia con un assassino come non ne hanno mai incontrati prima. Scoprire chi sia è una cosa, ben altra faccenda è catturarlo, soprattutto all'interno del famigerato Castello degli Orrori che ha costruito lui stesso, un covo di torture labirintico e terrificante. Riuscirà Audrey Rose, insieme al suo grande amore, a porre la parola "fine" anche a questo caso? O soccomberà, preda del più subdolo avversario che abbia mai incontrato?
Veniamo a noi... dunque.
Questo libro è perfettamente diviso in due parti: la prima che si svolge interamente a New York, e la seconda, invece, che trasferisce il lettore, insieme ai nostri due protagonisti, a Chicago.
Ma non è solo la collocazione geografica a differenziarle: le due parti sono completamente diverse tra loro, sembrerebbero quasi far parte di due libri diversi, ma veniamo per gradi.
Audrey Rose e Thomas sono approdati (dopo una settimana a dir poco movimentata a bordo dell'Etruria) a New York, e finalmente possono dedicarsi anima e corpo alla risoluzione del caso che li ha portati oltreoceano. OLTREOCEANO! Voglio dire, ci si aspetta come minimo che la prima cosa che uno faccia quando attraversa un intero continente per risolvere un caso di omicidio, sia mettersi immediatamente sulle tracce del killer.
Invece no. I nostri novelli fidanzatini iniziano a godersi la loro luna di miele anticipata, lasciandosi andare a effusioni amorose degne di un romanzo di Nicholas Sparks.
Quando poi Thomas, durante l'annuncio fatto davanti a tutta la famiglia Cressworth, venuta in America a festeggiare la nuova coppia, annuncia di volersi sposare tipo SUBITO, allora i preparativi del matrimonio saranno ciò che distoglierà anche quell'ultimo brandello di attenzione che i due potevano star dedicando al caso.
Se fino ad ora questa saga è riuscita a non cadere mai completamente nel romance, ruotandoci attorno senza che diventasse una vera e propria tematica principale all'interno dei libri (discorso leggermente meno valido per il terzo), in questo capitolo conclusivo l'aspetto romantico diventa una parte integrante MA, attenzione, solamente nella prima metà.
Ecco spiegata la netta divisione che ho visto in questo libro.
Però, precisiamo, la cosa non mi è dispiaciuta. Sono una lettrice che ama il romance, purché resti in secondo piano e non diventi eccessivo e melenso. In questo caso, la parte romantica è MOLTO centrale, eppure, non so come spiegarlo, l'ho trovata gradevole.
Probabilmente perchè dopo tre libri in cui abbiamo seguito lo sviluppo del rapporto tra AR e Thomas (che avvenuto lentamente e nei tempi giusti), si può avvertire un po' il bisogno di qualcosa di un po' più "concreto" tra i due, che non fossero i soliti giochi di sguardi o ammiccamenti fugaci. Però mi rendo conto che sia una cosa molto soggettiva: sappiate però, se non doveste gradire queste note rosa, che scompariranno quasi del tutto nella seconda metà del libro.
Infatti, a un certo punto, un imprevisto grosso, grosso, MOLTO GROSSO, costringerà i due apprendisti medici forensi a partire di volata alla volta di Chicaco. Non vi dirò nulla sulla ragione di ciò, che toccherà a voi scoprire (vi dico solo che è una specie di bomba), ma finalmente i due saranno meno distratti dagli sguardi dolci e meno preda degli ormoni (o forse no?!) e potranno FINALMENTE dedicarsi al motivo che li ha visti percorrere migliaia di chilometri per arrivare in America.
Chicago infatti sembra contenere la chiave che porterà chiarezza non solo su questo, ma anche su uno dei casi che Audrey Rose e Thomas hanno già risolto... o credono di aver risolto...
Saranno costretti a mettere in dubbio più di una certezza per venire a capo di questa ingrovigliatissima matassa, perchè quando ti trovi di fronte a un vicolo cieco, l'unica cosa che resta da fare è tornare indietro.
In tutto ciò, Audrey Rose sarà decisiva per la risoluzione del caso. Finalmente è "la rosa con le spine" che ha sempre desiderato essere. E' sicuramente diventata più forte, più consapevole di se stessa e di ciò che desidera... ma questo non le impedirà di fare le solite cazzate che ha sempre fatto anche negli altri episodi... altrimenti non sarebbe Audrey Rose!
Ovviamente, c'è stato anche un momento in cui l'avrei presa a schiaffoni in faccia, quindi grazie AR perchè mi mancava il prurito alle mani che solo tu mi fai provare <3
Per quanto riguarda invece il nostro adorato Thommy...bhe, ormai sapete che ho un amore smodato nei suoi confronti. Anche stavolta non delude, e si riconferma il personaggio più dinamico e tridimensionale di tutto il cast. In più, conosceremo un lato del suo carattere che fino ad ora non aveva mai mostrato al mondo; in più di un'occasione vedremo Thomas del tutto disarmato e colto alla sprovvista, completamente senza parole (Thomas?! Davvero?!) e, in diversi passaggi, inca**to nero. Inutile dirvi che i dialoghi in cui lui è protagonista sono sempre stati i miei preferiti; la sua lingua tagliente mi ha fatto sorridere in più di un'occasione, e vederlo per una volta messo di fronte al fatto che nemmeno lui può sempre avere la battutina pronta lo ha reso molto più umano e meno inattaccabile.
Ma non preoccuparti, Thommy, noi ti amiamo lo stesso.
Essendo questa la conclusione di tetralogia, non posso non spendere due paroline sul finale, ovviamente senza rivelarvi nulla di spoileroso.
Mi è piaciuto?
Non mi è piaciuto?
SNI.
Non è stato sicuramente un finale banalissimo, molto probabilmente migliore dei finali dei primi due libri.
Non mi ha fatto piangere dall'emozione, certamente, ma devo riconoscere che poteva essere peggio, molto peggio. In alcuni passaggi mi è risultato poco chiaro, ma è un qualcosa che ho notato in tutta la seconda parte: infatti tra la fine di un capitolo e l'inizio del successivo c'erano non dei buchi, ma dei CRATERI ENORMI, che mi facevano domandare ogni volta se nel mentre mi fossi persa qualche pagina. E invece no, era come se nel passaggio tra un capitolo e un altro ci fossimo persi dei pezzi di storia, facendo letteralmente saltare AR e Thomas da una scena a un'altra in modo completamente insensato.
Ecco, questa mancanza di linearità l'ho trovata anche negli ultimi passaggi, tant'è vero che ho dovuto rileggere alcune parti due volte per cercare di capire la disposizione fisica di alcune stanze e delle posizioni dei protagonisti all'interno di esse.
L'ho capito? NO, ho dovuto affidarmi al mio istinto e alla "logica" che potevo dedurne, perchè, davvero, in quelle pagine le descrizioni sono state veramente confusionarie.
Nonostante ciò, ripeto, non è stato un finale da buttare via del tutto; è comunque in linea con tutto il resto della storia (non dimentichiamo mai che parliamo di Young Adult - anche se ci sono YA e YA ma scchhh... - e quindi non ci si può aspettare il finale grandioso di un Epic Fantasy), pur apportando qualche miglioria ai difetti dei precedenti romanzi.
Bene, penso di aver parlato anche a sufficienza di questo libro.
Tirando le somme dell'intera saga, Stalking Jack the Ripper è sicuramente una saga molto fresca e leggera, l'ideale per chi voglia leggere dei libri piacevoli e non impegnativi; trova il suo punto di forza nell'evoluzione dei suoi personaggi e nelle ambientazioni di fine '800. Sicuramente ha dei difetti, ma quale libro non ne ha? Magari se fossi partita subito con questa consapevolezza avrei goduto di più della loro lettura, oppure se fossi stata più giovane, chissà... In ogni caso ho conosciuto il mio adorato Thomas Cresswell, e direi che tutti i contro vengono dimenticati di fronte all'ammaliante e affascinante Principe Oscuro.
"Quando il sangue inizia a scorrere, anche il luogo più paradisiaco perde il suo fascino. Diffidate dalle creature angeliche, sono quelle che nascondono i segreti più malvagi."
Come sempre, vi abbracciamo
P.S.: anche questa recensione, come le altre dei tre libri precedenti, fanno parte dell'evento organizzato da @evenstarjohanna e @debscourtofdreams, in collaborazione con Mondadori.
Oggi usciranno anche le recensioni delle mie colleghe, ma a partire da domani partirà il Blog Tour che si concluderà il 10 Novembre (con la mia immancabile playlist per il libro), belli pronti per accogliere l'uscita del libro l'11 Novembre.
Vi lascio di seguito il banner con tutte le date dell'evento, non perdetelo!
Nessun commento:
Posta un commento