- REVIEW PARTY - IN FUGA DA HOUDINI di Kerri Maniscalco

Eccoci qua (di nuovo).

E' il quarto post della settimana, e credo che adesso ci serva una vacanza.

Scherzi a parte, sono molto contenta di rilasciarvi questa recensione oggi perchè ho delle cose carine da dirvi (dopo delle recensioni un pochino freddine per quanto riguarda i primi due libri di questa serie). Ma bando alle ciance, e andiamo al libro!!




Nome: In fuga da Houdini (Stalking Jack the Ripper #3)
Autrice: Kerri Maniscalco
Casa editrice: Mondadori (Oscar Vault)
Prezzo: 22,00 €
Trama: Audrey Rose Wadsworth e il suo assillante compagno, Thomas Cresswell, si imbarcano sulla lussuosa RMS Etruria, diretti alla loro prossima meta, l'America. La settimana di spettacoli circensi che allieterà la traversata - compresa l'esibizione di un giovane e promettente artista della fuga - sembra la distrazione ideale prima del tetro incarico che li attende oltreoceano. Ma presto il viaggio si trasforma in un festival degli orrori quando, una dopo l'altra, giovani donne vengono trovate morte.

Per Audrey Rose, il Circo al chiaro di luna - con i suoi numeri inquietanti e i personaggi grotteschi - si trasforma in un incubo e la fa tornare alla sua ossessiva ricerca di risposte. Gli indizi sull'identità di una delle vittime sembrano condurre a qualcuno a cui Audrey Rose vuole molto bene: riuscirà la ragazza a fermare il misterioso assassino prima del suo terrificante gran finale?



Parto subito con un piccolo giudizio: questo libro mi è piaciuto TANTISSIMO. Mi ha divertito, mi ha fatto sorridere, mi ha fatto stringere i denti, trattenere il respiro, conficcare le unghie nei palmi, farmi provare fitte nel petto per quel cuore di Thomas (aaahhh...Thomas), mi ha fatto alzare il sopracciglio (avete presente l'emoticon maliziosa? 😏 <- QUESTA ).
Che dire ragazzi, sono stracontenta di aver proseguito la lettura di questa saga e superato le lacune dei primi due libri, perchè altrimenti mi sarei persa quello che mi hanno regalato queste pagine.

Veniamo alla trama: Audrey Rose e Thomas, dopo i mesi trascorsi in Romania ad allevare pipistrelli, vengono richiamati improvvisamente dallo zio Jonathan, che li intima di seguirlo in America dove il caso di un terribile serial killer aspetta il loro arrivo per essere risolto. Per arrivarci, però, devono imbarcarsi a Liverpool a bordo della RMS Etruria: non sarà il Titanic, ma non sarà comunque immune al tremendo potere Jessica Fletcher che ormai è attaccata ai nostri protagonisti come un'ombra.

Come volevasi dimostrare, non passano neanche 24 ore dall'imbarco che ZAC, ecco il primo omicidio. Il fatto che avvenga al tavolo stesso dove Audrey Rose e company stanno consumando il loro allegro pasto serale è solo un minuscolo dettaglio. SO' COINCIDENZE!
 


E infatti no, non sono coincidenze, perchè questo omicidio non resterà isolato, venendo seguito molto presto da altre morti terribili che getteranno tutti i passeggeri della nave nel più assoluto terrore.
Ma torniamo al primo omicidio: questo è avvenuto durante la serata d'apertura degli spettacoli circensi programmati per allietare le cene dei ricchi signori della prima classe della Etruria, mentre l'enigmatico quanto ammaliante Mefistofele è sul palco per presentare al pubblico la sua compagnia del Circo al chiaro di luna.

«I nostri numeri sono delle chicche deliziose, eppure vi assicuro che non sono affatto innocue» bisbigliò. «Sarete abbastanza coraggiosi da riuscire a sopravvivere? Forse anche voi finirete per perdere il cuore e la testa durante il mio terrificante spettacolo serale. La decisione spetterà soltanto a voi.»

E' per questo motivo che Audrey Rose cercherà di avvicinarsi all'ammaliante Mefisto, per cercare di carpire da lui quanti più segreti possibili e scoprire se qualcuno della sua combriccola di giocolieri e artisti di strada sia in qualche modo legato agli omicidi; infatti ogni assassinio sembra nascondere dei simbolismi che rimandano alle carte dei tarocchi.
Quando poi  Audrey Rose viene a sapere che Liza, la sua amata cuginetta, è fuggita da Londra per una sconcertante fuitina con un misteriosissimo illusionista di nome Henri Houdini, che la porta nientepopò di meno che a viaggiare (e qua permettetemi di nuovo: COINCIDENCE? I THINK NOT!sulla RMS Etruria nella stessissima tratta dei nostri protagonisti, allora Audrey Rose capisce che il dovere professionale di investigatrice incontrerà quello personale di cugina maggiore (iper)protettiva. Mefistofele infatti le mette la pulce nell'orecchio riguardo la storia d'amore tra Liza e Houdini, e le offre un accordo per cercare di preservare l'onore della cugina senza spezzarle il cuore.
Non vi svelerò ulteriori dettagli per lasciarvi il gusto di scoprire da voi i succulenti e piccanti dettagli di questo accordo. Vi dico solo che, come potrete benissimo immaginare, sarà la base su cui verrà costruito, pagina dopo pagina, un triangolo amoroso che, personalmente, ho trovato ben costruito e non banale come molti ritengono. Sarà perchè ho subìto anche io il fascino di Mefistofele, come la nostra povera Audrey Rose, sarà perchè le battute di spirito di quel disgraziato mi hanno fatto sorridere in più di un'occasione, oppure perchè (molto più probabilmente), in tutta questa situazione (a tratti un po' trash) è venuto fuori un lato di Thomas che ancora non conoscevamo, e che ce lo fa vedere sotto una luce nuova.

Thomas in questo libro si conferma il personaggio migliore di tutta la saga: buono come non mai, razionale anche quando la posta in gioco è alta, rispettoso, fedele, mai fuori luogo o maleducato. Niente raga, non potrete far altro che amarlo ancora di più, nonostante, in questo terzo capitolo, sia stato messo molto in secondo piano, ed effettivamente le sue comparse si limitino di molto rispetto ai precedenti libri. Per questo motivo ho apprezzato davvero tantissimo la presenza della novella La nascita del principe oscuro alla fine: conoscere il punto di vista di Thomas e vederlo protagonista di alcune scene che avevamo osservato solo con gli occhi di Audrey Rose, ci aiuta a far alzare la lancetta del Thomassimetro, oltre a colmare alcuni buchi nella trama dovuti alla narrazione in prima persona; inoltre, così veniamo a conoscenza dei sentimenti del povero Thomas, che in più di un'occasione vengono calpestati, ma che lui, con fredda razionalità, riesce a nascondere dietro una maschera di cera, ingoiando il dolore per amore di quella disgraziata di Audrey (leggendo capirete il perchè). Avevo bisogno di sapere di più su di lui, oltre a conoscere l'animo tormentato che nasconde dietro una ostentata sicurezza di sé, e sono sicura che queste pagine finali avranno saziato ben più di una lettrice innamorata.

Una nota va fatta anche sul modo in cui la Maniscalco approfondisce gli altri due personaggi secondari, ovvero Liza e Mefistofele. Entrambi incarnano un lato di Audrey Rose che lei stessa cerca di soffocare sotto il decoro e la buona condotta che le sono state sempre inculcate fin dalla nascita; rappresentano quello che lei vorrebbe essere, quel lato di trasgressione e, perchè no, di un pizzico di spensieratezza che ha sempre voluto liberare senza gran successo (almeno prima di adesso...*coff coff*).

«Ma guardatevi!» gridò di nuovo il direttore di pista. «State volando!»

Il cuore mi scoppiava nel petto e il respiro era ormai rapido e affannoso, sebbene la paura stesse pian piano cedendo il posto all’euforia. Allargai adagio le braccia. Fu in quel momento che compresi la vera attrattiva del circo: il fascino magnetico del poter scappare dalla propria gabbia e lasciarsi andare completamente. Del concedere a se stessi l’assoluta e totale libertà di spiccare il volo.

Da un certo punto di vista, Audrey Rose si comporta con Liza nello stesso modo che lei ha sempre criticato nel padre; è infatti protettiva e a tratti un po' troppo bacchettona, e questo non mi è assolutamente piaciuto. Ma, ormai lo sappiamo tutti, Audrey Rose è maestra nel fare una ca**ata dietro l'altra. E sarà proprio per colpa di Mefistofele che la nostra protagonista assumerà una serie di comportamenti (specie nei confronti di quel cucciolo di Thomas, che di rimando non farà altro che dimostrare quanto perfetto egli sia) che ci faranno prudere le mani dalla voglia di prenderla letteralmente a schiaffi. D'altro canto, è impossibile non restare impigliati nella stessa ragnatela in cui Audrey Rose cade: Mefistofele è ammaliante, affascinante, divertente, misterioso, e ogni parola proferita dalla sua bocca taglia come le più affilate delle lame. I dialoghi di questo personaggio sono la parte che più di tutte mi è piaciuta, riuscendo a non farmi staccare gli occhi dalle pagine e a non farmi mettere giù il libro.

Quindi, ragazzi, long story short, questo libro è stato senza ombra di dubbio il migliore dei tre: interessante, misterioso, accattivante. Una lettura piacevole e a tratti divertente, che dimostra la grandissima evoluzione della penna della Maniscalco, come avevo già letto ai tempi della recensione negativa del primo libro. Sono davvero contenta di aver rivalutato positivamente questa saga, ma...MA,  la domanda è: vale la pena leggere i primi due libri per arrivare al terzo? Considerando che per me il primo è stato davvero un libro mediocre, e il secondo comunque ha raggiunto la sufficienza, la mia risposta è SI. Leggete questa saga e fatevi catturare dal fascino delle sue pagine, arrivati a questo punto non ve ne pentirete.
E poi c'è Thomas, e lui da solo è un motivo più che valido.


Come sempre, un abbraccio enorme



P.S.: vi ricordo che da domani partirà il Blog Tour su In fuga da Houdini, che vedrà me e le altre colleghe dell'evento organizzato da Deb's court of dreams e Evenstar Johanna approfondire anche questo terzo romanzo, così come abbiamo fatto anche per gli altri due. Vi lascio i link dei nostri articoli nel caso ve li siate persi.

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